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“In Between” – Un viaggio tra fuori e dentro, digitale e reale

La mostra In Between, ospitata in tre mondi virtuali – Craft World, Second Life e Spatial – è molto più di un evento artistico distribuito su più piattaforme. È un attraversamento simbolico e sensoriale tra i margini della percezione, tra ciò che chiamiamo “realtà” e ciò che si manifesta come “altrove digitale”. Il titolo stesso suggerisce uno spazio interstiziale, un limine in cui il dentro e il fuori, l’umano e il virtuale, il visibile e l’invisibile si incontrano e si confondono.

Durante l’opening in Craft World abbiamo avuto il piacere della presenza di Damiano Errico e del co-curatore Massimo Sgroi, mentre in Spatial, ad accogliere il pubblico è stato Alberto Calleo, con la consueta apertura e disponibilità. La visita guidata su Spatial ha permesso di esplorare le opere da un punto di vista completamente immersivo, chiudendo simbolicamente il cerchio di questo viaggio “in bilico”.

Le opere di cinque artisti — Alberto Calleo, Damiano Errico, Marco Mendeni, Marco Pellizzola e Vito Bucciarelli — ci hanno condotto in un itinerario visionario, che è partito da dimensioni surreali, astratte, a tratti oniriche, per poi tornare verso qualcosa di profondamente umano e riconoscibile.

Ogni piattaforma ha dato forma a una tappa del viaggio. Le installazioni in Craft World, Second Life e Spatial non sono state semplici trasposizioni tecniche, ma variazioni poetiche dello stesso tema: l’essere in bilico tra mondi, tra linguaggi, tra stati dell’essere. La tridimensionalità del metaverso ha amplificato la possibilità di “entrare” nelle opere, di abitarle, di essere parte di esse. Ogni piattaforma – da Craft World, a Second Life, fino a Spatial – ha ospitato un frammento di questo attraversamento poetico e concettuale. La mostra è stata curata con grande sensibilità e intelligenza da Roberto Presicci, che ne ha anche ideato il concept insieme a Massimo Sgroi, co-curatore e figura centrale nel dialogo critico con le opere.

In questo viaggio, l’esperienza dell’arte si fa transitoria ma non effimera, surreale ma profondamente concreta. Attraverso le opere di Alberto Calleo, Damiano Errico, Marco Mendeni, Marco Pellizzola e Vito Bucciarelli, ci si muove come tra camere della coscienza: una esplorazione che parte da una dimensione digitale, intesa non solo come ambiente tecnologico ma anche come fuori dalla realtà ordinaria, per poi ritornare, con maggiore intensità, verso una realtà profondamente umana, interiore, intima.

In questo senso, il digitale non è qui un sostituto del reale, ma uno specchio amplificato dell’interiorità. L’opera “Gemelli” di Marco Pellizzola, con il suo ritorno al cielo, alle stelle come punti fissi in un mondo mutevole, è la metafora perfetta di questo viaggio: cercare l’oltre non è perdersi, ma ritrovare un orientamento. Le stelle – come l’arte – sono ciò che ci ancora mentre attraversiamo le zone d’ombra, le discontinuità, le fratture.

“In Between” è infatti una mostra che non solo occupa spazi virtuali, ma li esalta, trasformandoli in luoghi di riflessione, relazione e scoperta. Le installazioni non sono semplici trasposizioni digitali, ma veri e propri spazi di soglia, sospesi tra linguaggi, mondi e percezioni. È una mostra che interroga il nostro stare nel mondo, dentro e fuori da noi, qui e oltre.

E’ un viaggio estetico e metafisico, tra ciò che è fuori di noi e ciò che ci abita. E la sua collocazione in tre metaversi diversi non è solo una scelta logistica o tecnologica, ma un atto poetico: come dire che il vero museo è lo spazio attraversato dal pensiero e dall’incontro, quello che va oltre la cornice, oltre lo schermo, oltre la realtà.

Ringrazio Roberto Presicci che ha condotto le tre serate con una presentazione efficace e dettagliata e una visita critica alle opere molto puntuale.

Ringrazio Massimo Sgroi per la sua partecipazione alla prima serata su Craft World e per i suoi dotti interventi con i riferimenti al mito della caverna di Platone e alla cultura greca.

Ringrazio gli artisti che sono stati i veri protagonisti di tutte le serate.

Ringrazio tutti gli amici intervenuti, con attenzione e curiosità culturale, alle tre presentazioni.

Chi volesse rivivere i tre momenti inaugurali, può farlo attraverso i video pubblicati sul canale YouTube del Museo del Metaverso, testimonianza viva di un progetto che continua a generare dialogo e visioni.

 

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