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“Lo Psiconauta” – Risonanze tra gravità e sospensione

Quando entriamo nello spazio della mostra In Between, la figura dello Psiconauta non appare come eroe distante, ma come presenza che ci accoglie. Nel lavoro di Vito Bucciarelli, la gravità diventa un tema non solo fisico, ma esistenziale: la materia viene messa in dialogo con il vuoto, l’assenza, la luce che filtra. Qui l’artista suggerisce che l’ascesa e il peso, l’andar via e il restare, sono due facce della stessa esperienza.

L’opera “Lo Psiconauta” ci invita a un tempo sospeso — non quello del puro stallo, ma del gesto che trattiene e che libera. Il viaggiatore interiore naviga non soltanto nello spazio esterno, ma in quel «altrove» che abita la mente quando non è più vincolata alle coordinate consuete. Lo Psiconauta si muove tra le pieghe del visibile e dell’udibile, dove il confine tra tecnologia e carne, tra memoria massmediale e percezione intima, si assottiglia.

Nel contesto della mostra, questa opera diventa fulcro di una riflessione sulla soglia — quel momento intermedio in cui il visitatore assume un ruolo attivo. Non più spettatore passivo, ma co-esploratore. Come curatrice, ho voluto che l’allestimento realizzasse questa idea: non uno schermo da osservare, ma un ambiente che risuona, che invita al silenzio e all’ascolto. La materia (scultura, video, ologramma) diventa “porta”, e la luce lo spazio che la attraversa.

Ma c’è un ritorno, anche nel viaggio dello Psiconauta. Non un semplice cadere, ma un atterraggio carico di nuova densità: la leggerezza conquistata diviene spessore. In quel momento il visitatore riconosce che il viaggio non serve a fuggire, ma a ri-abitare il mondo con occhi nuovi. In quell’istante, la terra non è più solo scenario, ma corpo vivo di sospensione e rivelazione.

Credo che “Lo Psiconauta” ci offra una metafora potente: la vera esplorazione non è superare la gravità, ma trasformarla in punto di partenza. Non è sfuggire alla realtà, ma abitarla dal suo interno, con uno sguardo che sa percepire la vibrazione delle cose invisibili. Invitando il pubblico a misurarsi con questo spazio “tra”, In Between aspira a farsi luogo di transito e di trasformazione: dove l’arte non è soltanto da vedere, ma da abitare.

Rosanna Galvani co-curatrice della mostra “In Between”

 

“Seminario/Workshop  con l’artista Vito Bucciarelli che, oltre ad avere insegnato per diversi decenni nelle Accademie italiane, è un artista di riconosciuta fama e dalla febbrile attività creativa.” 11 – 14 Novembre 2025

Il 13 Novembre 2025 alle ore 11.00, io, la scrittrice e poeta Lorenza Colicigno, la fotografa Francesca Bertolami e  il prof. Roberto Presicci parteciperemo dal Museo del Metaverso al Workshop promosso dall’Accademia di Belle Arti di Urbino, nell’ambito del progetto “Linguaggi d’Arte Visiva Lo Psiconauta Vito Bucciarelli“.

Link alla diretta streaming su YouTube che inizierà Giovedì 13 Novembre alle ore 11.00: Diretta streaming su YouTube

Rosanna Galvani fondatrice e curatrice del Museo del Metaverso

Lorenza Colicigno scrittrice poeta, già docente di lettere nel Liceo Classico di Potenza

Francesca Bertolami fotografa

Roberto Presicci Co-Curatore della Collezione Permanente del Museo del Metaverso. Si occupa di valorizzazione dell’arte contemporanea on-line e on-site attraverso tecniche di creative coding, l’uso di software per le produzioni interattive e di art data visualization

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